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Perché scegliere un termoarredo elettrico bagno
Il bagno è lo spazio dove comfort termico e sicurezza devono convivere. Un termoarredo elettrico bagno offre calore immediato, design coordinato e installazione rapida — senza opere idrauliche. I vantaggi principali:
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Riscaldamento veloce: la resistenza elettrica entra in temperatura in pochi minuti.
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Uso mirato: accendi solo quando serve, tagliando i consumi.
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Montaggio fai‑da‑te: quattro tasselli, una presa e via.
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Design slim: spessore ridotto che si integra con un arredo contemporaneo.
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Funzioni smart (nei modelli top): Wi‑Fi, programmazione settimanale, controllo vocale.
Sicurezza prima di tutto: IP24 e normativa CEI 64‑8
L’elettricità e l’acqua non vanno d’accordo, specialmente in bagno dove vapore e spruzzi sono ovunque. Prima di montare un termoarredo elettrico controlla questi tre aspetti fondamentali: il grado di protezione IP, la distanza da doccia o vasca e la presenza di un salvavita dedicato. Con questi accorgimenti il riscaldamento sarà confortevole e sicuro.
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Che cos’è l’IP24 (e perché ti serve)
“IP” sta per Ingress Protection: è la sigla che indica quanto un dispositivo resiste a polvere e acqua. Nel nostro caso IP24 significa “protetto da dita o corpi grossi 12 mm” (il primo numero 2) e “protetto dagli spruzzi d’acqua provenienti da tutte le direzioni” (il secondo numero 4). In parole povere: se la doccia schizza un po’, il radiatore sopravvive senza problemi. Trovi il marchio IP24 stampato sull’etichetta o nel manuale. -
Dove puoi fissarlo in bagno secondo la CEI 64-8
La norma divide il bagno in quattro zone concentriche per stabilire quanto vicino all’acqua puoi mettere dispositivi elettrici.
• Zona 0 - dentro la doccia o la vasca: vietato qualunque radiatore normale.
• Zona 1 - fino a 60 cm dal bordo in verticale: servirebbero apparecchi super-sigillati IPX4/SELV, quindi di fatto niente termoarredi.
• Zona 2 - da 60 a 120 cm: qui un radiatore IP24 va benissimo; se il bagno è minuscolo e temi schizzi diretti, scegli un modello ancora più protetto IP44.
• Zona 3 - oltre 120 cm: libero spazio, puoi montare qualsiasi termoarredo a norma.
Un trucco semplice: misura 60 cm dal bordo doccia con un metro a nastro; se stai oltre quella linea sei già in zona 2. -
Salvavita dedicato da 30 mA: l’ultimo scudo
Collega il termoarredo a un circuito con interruttore differenziale da 30 mA (il classico “salvavita”). Se per un guasto l’acqua entra dove non dovrebbe, il salvavita interrompe la corrente in meno di 0,2 secondi, prima che tu possa anche solo accorgertene. Un elettricista impiega poco a installarlo, ma la tranquillità è totale. -
Consiglio pratico extra
Se il muro è in cartongesso usa tasselli a espansione certificati per almeno 40 kg: eviti cedimenti quando appendi asciugamani bagnati. E ricorda: lascia sempre 30 cm liberi dal pavimento per far circolare bene l’aria e rispettare la distanza minima prevista.
Ricapitolando: IP24 + distanza corretta + salvavita da 30 mA. Seguendo questa semplice checklist il tuo termoarredo riscalderà il bagno in pochi minuti, senza pericoli né noiose pratiche di muratura.
Calcolare la potenza giusta con i m³
Nel bagno conta il volume, non solo i metri quadrati. Usa questa tabella:
Metratura (m²) |
Volume (m³) |
Potenza consigliata |
4 m² |
9,6 m³ |
600 W |
6 m² |
14,4 m³ |
800‑900 W |
8 m² |
19,2 m³ |
1 000‑1 200 W |
10 m² |
24 m³ |
1 400‑1 600 W |
Aggiungi +10 % se hai finestra esterna o isolamento scarso.
Installazione step‑by‑step del radiatore elettrico da parete
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Scelta parete: preferisci un muro interno per ridurre dispersioni.
- Marcatura fori con il dima incluso.
- Foratura (punta ø 8‑10 mm) e tasselli nylon/metallo idonei al supporto.
- Fissaggio staffe a bolla di livello: il pannello deve restare perfettamente verticale.
- Collegamento elettrico: presa Schuko o morsetto fisso; circuito dedicato 16A.
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Prima accensione: imposta il set‑point a 22 °C e verifica il corretto ciclo on/off.
Tip Cartongesso: usa tasselli ad espansione metallica con portata ≥ 40 kg.
Funzioni extra che fanno la differenza
Un termoarredo elettrico può fare molto più che scaldare l’aria: alcune funzioni “bonus” migliorano comfort, igiene e risparmio con un semplice tocco sull’app (o sul tasto dedicato). Ecco le quattro opzioni più utili, con un esempio di modello Ewarm che le include.
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Boost da 15–30 minuti
Premi il pulsante Boost e il radiatore spinge la potenza al 100 % per un quarto d’ora (o mezz’ora) portando la stanza a circa +2 °C: l’ideale quando esci dalla doccia nelle mattine fredde. Consumare 0,25 kWh per 15 minuti ti costa pochi centesimi ma regala un comfort “hotel-style”. -
Barra portasciugamano elettrificata
Non solo riscaldi l’ambiente: appendi l’asciugamano, lui lo asciuga lentamente così lo indossi sempre tiepido e privo di umidità residua che favorisce muffe e cattivi odori. Perfetto anche per accappatoi e piccoli indumenti. -
Wi-Fi con geofencing integrato
Grazie all’app riconosce quando il tuo smartphone esce dal perimetro di casa: riduce la temperatura al minimo per non sprecare energia e la riporta al livello di comfort quando ti stai avvicinando di nuovo. Zero sprechi se dimentichi il radiatore acceso e un bagno già caldo al tuo rientro. -
Sensore di umidità con funzione anti-condensa
Il radiatore monitora il tasso di umidità relativa; se sale oltre un valore critico (es. 70 %), aumenta la ventilazione e la temperatura di un paio di gradi per asciugare vapore, ridurre l’appannamento dello specchio e prevenire muffe sulle fughe. Utile in bagni ciechi o lavanderie senza estrattore d’aria.
Integrare anche solo una di queste funzioni significa trasformare il classico “scaldasalviette” in una piccola stazione benessere personale: più comfort, meno umidità e consumi ottimizzati minuto per minuto.
Termoarredo elettrico vs scaldasalviette idraulico: confronto tecnico
Parametro |
Elettrico IP24 |
Idraulico |
Installazione |
1 ora, nessun idraulico |
Collegamento circuito acqua |
Tempo di risposta |
10‑15 min |
30‑45 min |
Consumo |
Solo quando serve |
Dipende da caldaia |
Stagionalità |
Tutto l’anno |
Limitato alla stagione termica |
Rendimento globale |
≈ 98 % |
70‑90 % (perdite distribuzione) |
Manutenzione |
Nessuna |
Spurgo, pompe, valvole |
Ottimizzare i consumi: 6 consigli concreti
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Programmazione settimanale (22 °C 6‑9 h e 18‑22 h; Eco 17 °C resto).
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Porta chiusa durante il riscaldamento per evitare dispersioni.
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Ventilazione rapida: finestra spalancata 5 min, poi chiudi.
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Pulizia griglie ogni 3 mesi per migliorare lo scambio termico.
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Check guarnizioni finestra: spifferi = sprechi.
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Fotovoltaico + domotica: programma il radiatore nelle fasce di surplus solare.
Design e finiture: estetica senza compromessi
Stile |
Caratteristiche |
Finiture consigliate |
Minimal |
Pannello slim 10 mm, colore RAL 9016 opaco |
Bianco, grigio chiaro |
Industrial |
Tubolari acciaio Ø 25 mm |
Antracite, inox satinato |
Nordic |
Linee verticali e legno chiaro |
Bianco seta + mensola rovere |
Luxury |
Pannello vetro temperato con LED laterali |
Nero lucido, specchio |
Combinando colori e accessori (ganci, mensole), il radiatore diventa un complemento d’arredo vero e proprio.
Incentivi e detrazioni fiscali
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Bonus Mobili 50 %
Se acquisti il radiatore elettrico all’interno di una ristrutturazione edilizia agevolata, puoi detrarre il 50 % del prezzo (fino a 5 000 € di spesa complessiva per arredi + elettrodomestici, tetto 2025). I termoarredi elettrici rientrano tra i “grandi elettrodomestici RAEE” ammessi, a patto di rispettare la classe energetica minima prevista per gli apparecchi di riscaldamento. -
IVA agevolata 10 %
Nei lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria su immobili residenziali, l’aliquota ridotta si applica a manodopera e materiali accessori. Il radiatore, in quanto “bene significativo”, gode del 10 % solo sulla quota pari al costo della posa e dei materiali secondari; la parte residua del prezzo resta al 22 %.
Ecobonus 65 % e Superbonus 70 % non si applicano all’acquisto di singoli radiatori elettrici: queste detrazioni coprono soltanto la sostituzione di impianti termici completi (caldaie A, pompe di calore, sistemi ibridi) o interventi “trainanti” condominiali.
Conserva fatture parlanti e schede tecniche per la detrazione.
Manutenzione e durata
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Pulizia stagionale con panno microfibra; evitare detergenti abrasivi.
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Verifica staffe una volta l’anno.
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Aggiornamento firmware via app per modelli smart.
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Garanzia Ewarm: 5 anni corpo scaldante + elettronica, estendibile a 7 anni.
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Indeciso tra radiatori elettrici norvegesi (o svedesi) e radiatori elettrici a inerzia secca? Leggi il nostro articolo!
FAQ
► Un radiatore IP24 è davvero sicuro in ogni zona del bagno?
IP24 è idoneo soltanto alla zona 2 (60–120 cm da doccia o vasca) definita dalla norma CEI 64‑8: resiste agli spruzzi da qualsiasi direzione. Se vuoi installare più vicino, in zona 1 (entro 60 cm) occorre almeno un grado IP44 oppure un dispositivo a bassissima tensione (SELV ≤ 12 V). In zona 0—all’interno della doccia o della vasca—i radiatori elettrici sono vietati.
► Quanto incide la funzione Boost da 15 minuti sulla bolletta?
Prendiamo un termoarredo da 1 000 W: in modalità Boost lavora al 100 % per un quarto d’ora, assorbendo 0,25 kWh—circa 0,06 € al costo medio di 0,24 €/kWh. Anche usandolo due volte al giorno per tutto l’inverno (180 giorni) spenderesti meno di 6 € l’anno: un comfort extra a un costo relativamente irrisorio.
► Posso collegare il radiatore a un termostato domotico di terze parti?
Sì, purché il modello disponga di ingresso di comando remoto: filo pilota, contatto pulito (dry‑contact) o protocollo Zigbee/Matter. In tal caso il tuo hub smart‑home potrà governare accensioni e set‑point insieme a luci, tapparelle e altri dispositivi, creando scenari integrati.
► Il vetro temperato dei radiatori di design rischia di rompersi con il calore?
No. Il vetro utilizzato è di sicurezza, testato fino a 250 °C. Resiste agli sbalzi termici tipici dell’accensione a piena potenza; in caso d’urto estremo si frammenta in granuli non taglienti—proprio come un parabrezza automobilistico—riducendo il rischio di ferite.
► È possibile alimentare il radiatore con il mio impianto fotovoltaico?
Assolutamente sì. Programma l’accensione nelle ore di maggiore produzione (di solito 11‑15 h) oppure abbina un sistema di gestione energetica che attivi il radiatore quando l’inverter registra surplus. Le app Ewarm mostrano il prelievo istantaneo: così puoi massimizzare l’autoconsumo e ridurre ulteriormente la bolletta.
Conclusioni
Un radiatore elettrico da parete con protezione IP24 è la soluzione più sicura, rapida e stilisticamente versatile per portare calore immediato nel tuo bagno. Grazie al timer settimanale, al termostato digitale e alle funzioni smart, puoi tagliare la spesa energetica e godere di asciugamani sempre caldi senza sprechi.
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