Condizionatori senza unità esterna: estate 2025

Con l’estate e le temperature in costante aumento, rinfrescare gli ambienti in modo efficiente è una priorità.

I condizionatori (o climatizzatori) senza unità esterna sono una una soluzione sempre più popolare, soprattutto nei contesti in cui l'installazione di una tradizionale unità esterna risulta difficile o vietata. Questi sistemi innovativi racchiudono tutto il necessario in un unico blocco interno, evitando di installare un ingombrante motore sulla facciata o sul balcone di casa. In questa guida completa scopriremo come funzionano, dove possono essere installati e quali vantaggi offrono.

Che differenza c’è tra condizionatore e climatizzatore?

Nel linguaggio comune spesso si usano i termini condizionatore e climatizzatore come sinonimi, ma in realtà esistono differenze importanti. In breve, un condizionatore tradizionale raffredda soltanto l’aria di un ambiente, mentre un climatizzatore è un sistema più avanzato. Molti modelli deumidificano e funzionano come pompa di calore reversibile: oltre a raffreddare in estate, sono utili in inverno per il riscaldamento. Inoltre, di solito offre controlli più sofisticati della temperatura, mantenendo da soli le condizioni ideali.

Un’altra differenza sta nell’efficienza energetica: i climatizzatori moderni sono spesso progettati per regolare continuamente la potenza, facendo risparmiare energia rispetto a condizionatori on/off tradizionali. Questo significa bollette più leggere a parità di utilizzo e un miglior comfort, perché la temperatura rimane stabile senza sbalzi.

Va detto che oggi molti apparecchi monoblocco senza unità esterna sono in realtà climatizzatori a tutti gli effetti, completi di riscaldamento, deumidificazione e altre tecnologie avanzate. Ad esempio, i modelli proposti da Ewarm rientrano nella categoria dei climatizzatori evoluti: offrono compressori inverter, alte classi energetiche e anche funzionalità smart come il controllo Wi-Fi tramite app. In pratica combinano il meglio dei due mondi: la versatilità del climatizzatore e la comodità di un monoblocco senza motore esterno.

Come funziona un condizionatore senza unità esterna?

Il funzionamento di un condizionatore senza unità esterna è simile a quello di un climatizzatore tradizionale. La differenza è che tutti i componenti sono integrati nell’unità interna montata dentro la stanza.

Ma come fa allora a dissipare il calore all’esterno? Semplice: con due aperture praticate nel muro esterno. Durante l’installazione si realizzano infatti due fori circolari (15-20 cm di diametro) sulla parete perimetrale. Uno serve per aspirare aria dall’esterno, l’altro per espellere l’aria calda. Queste aperture sono coperte da griglie e risultano poco visibili all’esterno, molto meno di una grossa unità esterna tradizionale.

All’interno, funziona come un qualsiasi climatizzatore: l’aria calda interna viene aspirata e raffreddata passando attraverso l’evaporatore, mentre il calore estratto viene scaricato fuori attraverso le bocchette sul muro. Se l’apparecchio è un climatizzatore a pompa di calore, può anche invertire il ciclo per riscaldare l’ambiente in inverno, oltre che raffrescarlo in estate.

In ogni caso, l’intero processo è gestito dall’unità interna monoblocco, senza bisogno di un motore separato all’esterno. Questo significa che l’installazione è più semplice e spesso anche più economica rispetto a un impianto split. Inoltre, l’assenza di un’unità fuori permette di mantenere l'aspetto originale delle facciate della casa. Non ultimo, avere tutto all’interno facilita la manutenzione periodica, perché non bisogna accedere a motori esterni in posizioni scomode.

Naturalmente, concentrare tutto in un unico dispositivo comporta anche qualche compromesso. I condizionatori monoblocco tendono ad avere, in media, un’efficienza energetica leggermente inferiore rispetto ai modelli split di pari potenza. Tuttavia, i produttori hanno fatto passi da gigante, con compressori inverter e materiali isolanti avanzati che permettono di raggiungere un buon risparmio energetico complessivo.

Dove posso posizionare un condizionatore senza un'unità esterna?

Uno dei vantaggi dei condizionatori senza unità esterna è la loro flessibilità di installazione, purché si rispetti un requisito fondamentale. Il posizionamento deve avvenire su una parete perimetrale, ovvero un muro che comunica con l’esterno. Questo perché l’apparecchio necessita dei fori per aspirazione ed espulsione dell’aria.

Detto ciò, dove si può montare concretamente l’unità interna? Sono progettati per essere installati a muro. Alcuni modelli si montano in alto, vicino al soffitto, in posizione simile a quella di uno split tradizionale. Altri modelli, invece, si installano in basso, vicino al pavimento (sotto una finestra, ad esempio).

Dal lato esterno, oltre alle due griglie circolari, non serve altro. È consigliabile però assicurarsi che rimangano libere da ostacoli per garantire un buon ricambio d’aria.

La discrezione estetica è un punto a favore di questi prodotti: le piccole griglie passano quasi inosservate sulla facciata. Ciò rende i climatizzatori/condizionatori monoblocco ideali nei centri storici o nei palazzi dove le unità esterne tradizionali sono vietate o sconsigliate.

In definitiva, un condizionatore senza unità esterna può essere posizionato in qualsiasi ambiente abbia un muro verso l’esterno: appartamenti in condominio, villette, uffici, negozi, ecc. È importante però affidarsi a un tecnico qualificato per scegliere la collocazione ottimale e praticare i fori in sicurezza.

Per climatizzare più stanze consigliamo, idealmente, di prevedere un apparecchio per ogni stanza.

Quanto sono rumorosi i condizionatori senza unità esterna?

Una domanda frequente riguarda la rumorosità di questi climatizzatori monoblocco.

Visto che il compressore si trova all’interno della stanza e non fuori, è lecito aspettarsi un po’ più di rumore rispetto ai sistemi split tradizionali. In un sistema split standard, infatti, la parte più rumorosa è collocata all’esterno della casa, mentre all’interno si percepisce solo il ventilatore dello split. Questo garantisce con livelli sonori molto bassi, spesso intorno ai 20-30 dB(A) alla minima velocità. In un condizionatore senza unità esterna, invece, il motore è dentro casa, quindi una certa emissione sonora è inevitabile.

Ma niente panico: i modelli attuali sono progettati per minimizzare il rumore. Sono isolati acusticamente e dotati di compressori inverter che modulano la potenza in modo relativamente silenzioso. Inoltre molte unità offrono una modalità “silent” o "notte" per abbassare ulteriormente la rumorosità nelle ore di riposo.

In termini pratici, quanto rumore fa un climatizzatore senza unità esterna? La risposta varia a seconda del modello e della velocità impostata ma, ad esempio, i climatizzatori Ewarm offrono ottime prestazioni acustiche, arrivando fino a 35 dB(A). Si tratta di un valore vicino al fruscio delle foglie, che li rende ideali anche per la camera da letto.

Dove scarica la condensa un condizionatore senza unità esterna?

Ogni climatizzatore, raffreddando l’aria, genera condensa, ovvero acqua derivante dall’umidità estratta dall’ambiente. Nei climatizzatori tradizionali con unità esterna, quest'acqua viene generalmente scaricata fuori tramite un tubicino gocciolatore collegato all’unità esterna. Ma in assenza di un’unità esterna, come viene gestita la condensa?

I condizionatori/climatizzatori senza unità esterna scaricano la condensa in due modi:

  • In una vaschetta interna di raccolta, che va periodicamente svuotata dall'utente (molti modelli avvisano con un segnale apposito quando è il momento di farlo)

  • Con scarico verso l’esterno: alcuni modelli prevedono un attacco per collegare un piccolo tubo che, attraversando i fori nel muro, porta l’acqua all’esterno.

Alcuni modelli hanno anche sistemi di auto-evaporazione, che utilizzano parte della condensa per aiutare il raffreddamento del condensatore, riducendo la quantità d’acqua da smaltire.

In generale, comunque, bisogna solo assicurarsi di svuotare la vaschetta o controllare che bocchette e tubi non siano ostruiti. Si tratta di una manutenzione minima, analoga a quella richiesta da altri tipi di condizionatori portatili o fissi.

FAQ – Domande Frequenti sui climatizzatori senza unità esterna

Un condizionatore senza unità esterna consuma di più rispetto a uno con motore esterno?

In media questi apparecchi hanno un’efficienza leggermente inferiore rispetto ai climatizzatori split tradizionali, quindi i consumi possono risultare un po’ più alti. Tuttavia la differenza si sta assottigliando: i modelli più recenti inverter hanno consumi molto contenuti e permettono un buon risparmio energetico nell’utilizzo quotidiano. Per ridurre l’impatto in bolletta, scegli un monoblocco ad alta efficienza e usalo in modo intelligente, ad esempio in modalità Eco o programmando l’accensione solo quando necessario.

I condizionatori senza unità esterna fanno anche da riscaldamento in inverno?

Sì, molti dei modelli in commercio (e sul sito Ewarm) funzionano anche come pompa di calore. Questo significa che raffrescano in estate e riscaldano in inverno, sostituendo il riscaldamento tradizionale. Assicurati che sulla scheda tecnica sia indicata la modalità caldo (pompa di calore) e una capacità termica adeguata.

Meglio un condizionatore portatile o uno fisso senza unità esterna?

Sono due soluzioni diverse. Il condizionatore portatile è un monoblocco su ruote che scarica l’aria calda tramite un tubo da mettere fuori da una finestra. Il condizionatore fisso senza unità esterna, invece, richiede l’intervento di un tecnico per l’installazione a parete con fori dedicati. Il portatile è generalmente più rumoroso e consuma di più. Il fisso, invece, offre prestazioni superiori, maggior silenziosità e comodità. In sintesi, il portatile può andare bene temporaneamente o in ambienti dove non si possono fare fori, ma per un utilizzo frequente e un comfort elevato conviene quello fisso.

Serve il permesso del condominio per installare un climatizzatore senza unità esterna?

Un condizionatore senza unità esterna ha un impatto minore di un climatizzatore tradizionale sull'estetica della casa. Per questo motivo spesso non è necessaria un’autorizzazione formale da parte dell’assemblea condominiale. Tuttavia, è sempre buona norma verificare e informare l’amministratore e i vicini, soprattutto perché si dovranno praticare due fori in facciata. In edifici in centro storico o vincolati dalle Belle Arti, solitamente, i climatizzatori monoblocco sono l’unica soluzione consentita, proprio perché preservano il decoro architettonico, ma potrebbero servire dei permessi per realizzare i fori.

Quanta manutenzione richiede un condizionatore senza unità esterna?

La manutenzione è poco impegnativa e simile a quella di un climatizzatore standard. Bisogna periodicamente pulire o sostituire i filtri dell’aria nell’unità interna e tenere le bocchette esterne libere da polvere o detriti. È importante anche tenere d'occhio il sistema di scarico condensa, svuotando la vaschetta interna o controllando che il tubo esterno non sia ostruito. Infine, si consiglia anche un check annuale da parte di un tecnico.

Speriamo che questa guida ti abbia chiarito tutti i dubbi sui condizionatori senza unità esterna, una soluzione innovativa e pratica passare l’estate 2025 al fresco.

Per ulteriori informazioni e consigli sull’acquisto e l’installazione, rimani sintonizzato sul nostro blog!

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